Agenda seconda missione in Mozambico

















































































Ci si immagina intorno ad un tavolo a parlare di teatro, a pianificare, programmare, ideare. Invece le due principali riunioni con Jacopo Fo per preparare i lavori della seconda missione in Mozambico – partirò tra qualche settimana – si sono svolte in macchina. Fermi davanti a un panorama da togliere il fiato, ma seduti in macchina, come due amanti clandestini! 🙂
Dobbiamo cercare le chiavi comiche del teatro mozambicano, questo l’obiettivo “teatrale” della missione! Cosa li fa ridere? Quali sono le scene comiche? E le storie?
“Chiedi di raccontarti delle barzellette!” – mi dice Jacopo. “Chiedi come conquistano le donne, se ricordano scene divertenti con una ragazza”.
Io annoto tutto sul mio quaderno, rispondo che non sarà facile convincerli a raccontarsi, ad aprirsi. Gli parlo delle difficoltà di comunicazione riscontrate nella prima missione, gli racconto che a volte la situazione non è favorevole al dialogo confidenziale. “Non capisco mai se mi stanno raccontando delle frottole. Come so che quello che mi stanno dicendo è vero?”
E Jacopo, per convincermi, dice la frase storica: “Avremo anche una botta di fortuna, sicuro!”
Agenda seconda missione in Mozambico
Questa volta faremo il giro contrario: da Milano a Pemba, poi nei villaggi e infine a Maputo. In questi mesi abbiamo approfondito il rapporto di lavoro con il gruppo Luarte e con loro collaboreremo nella realizzazione dello spettacolo teatrale e nella selezione degli attori del Distretto di Cabo Delgado.
Grazie ai contatti di Eni Foundation nel Distretto e al personale sul luogo siamo riusciti a organizzare che i gruppi teatrali di Palma e dintorni facciano delle performance durante la nostra visita. Vedremo spettacoli a Palma, Quionga e Pundanhar, e Pemba da Vitor Raposo, ovviamente.
Dopo ogni rappresentazione chiederemo di incontrare gli attori e di poter parlare con loro. Dobbiamo scoprire come lavorano, come creano i loro testi, dove attingono le storie, le informazioni.
Nei giorni finali, nella capitale, incontreremo nuovamente Luarte per discutere insieme delle informazioni raccolte nei villaggi.
Tra tutti gli attori che vedremo ne selezioneremo una decina da far venire in Italia per due stages ad Alcatraz, durante i quali penseremo, scriveremo e proveremo il nostro spettacolo “Il teatro fa Bene”. Spettacolo che nei prossimi mesi gli attori porteranno in 5 villaggi di Cabo Delgado e a Maputo.
Questo il piano, elaborato sul cruscotto di un’auto. Quindi molto in teoria.
Riflessione personale: cosa ci proporranno i gruppi teatrali di Palma e nei villaggi? Capiremo gli spettacoli? Non dico solo le parole ma il senso, il messaggio. Saprò cogliere il lato comico?
“Osserva lo spettacolo ma anche le reazioni del pubblico!” mi ha detto Jacopo.
Sarò capace di individuare chi ha talento?
E anche chi potrebbe essere in grado di affrontare l’esperienza in Italia? E’ un aspetto da non sottovalutare!
Sono emozionato per questa nuova esperienza ma, accidenti, che esperienza!