Felix Mambucho

















































































Io sono italiano, lui mozambicano, non ci conosciamo, ci siamo visti una volta mesi fa ma non so nulla di lui.
E dobbiamo lavorare insieme, senza perdere tanto tempo. Come creo subito un feeling?
“E’ arrivato Felix” e io vado verso di lui e lo abbraccio, così, senza parole, solo un abbraccio.
Lui ride, ridiamo tutti.
Felix è qui per supportarmi nel lavoro: con lui sarà più facile comunicare con gli attori, i suoi occhi “teatrali” mi aiuteranno nel comprendere gli spettacoli e i temi trattati. Conosce sicuramente meglio di me il teatro mozambicano, sfrutteremo le nostre esperienze per lavorare insieme.
Gli spiego il piano della missione, lo faccio tenendogli sempre una mano sulla spalla. E’ una tecnica che ho imparato ad Alcatraz: vuoi creare empatia con una persona? Toccala, scorreranno energie, calore, crescerà fiducia e comunicatività (beato Yoga Demenziale di Jacopo Fo!).
Funziona anche con Felix.
Elaboriamo cosa guardare durante gli spettacoli e cosa fare subito dopo, nell’incontro con gli attori. Giochi di mimica, giochi di movimento, giochi sulla presenza scenica. Dobbiamo far emergere, sbocciare i talenti, dico a Felix.
Io gli parlo in italiano, parlo lentamente (non a voce alta, è mozambicano, non sordo), lui capisce, Felix parla portoghese, un po’ di inglese, ha già lavorato con italiani, collabora con Timi, e l’italiano un po’ lo capisce. Quando vuole essere sicuro chiede la traduzione in portoghese ma riusciamo a comunicare bene.
Un paio di birre fanno il resto, siamo diventati grandi amici!
Ha una figlia piccola, una fidanzata e del gruppo Luarte è coordinatore, responsabile, attore, regista, scrittore. Mentre racconta dei lavori che sta portando avanti vedo la felicità nei suoi occhi!
Viene da un quartiere non facile di Maputo ma ha saputo inventarsi una carriera che è anche una grande passione.
Gli racconto qualcosa di me, di Alcatraz, del mio lavoro con Jacopo Fo. Arrivo anche a raccontargli un pezzo dello spettacolo teatrale di Jacopo, “Lo zen e l’arte di scopare”!