I primi contatti con il Mozambico

















































































“Bisogna trovare un interprete portoghese”.
E’ la mia frase ricorrente. Ho bisogno di un’interprete portoghese per poter concretizzare i vari contatti e fissare fin d’ora gli appuntamenti per quando saremo giunti in Mozambico.
Già, lì si parla portoghese, che non è come lo spagnolo, è un po’ diverso, è proprio portoghese.
Poi scopro che una ragazza, Johara, italo-mozambicana, vive a pochi km da S. Cristina, la frazione di Gubbio (Perugia) dove ha sede anche Alcatraz.
Johara è amica di uno che è amico di un amico di uno che lavora ad Alcatraz.
Piccolo il mondo…
La contatto, fissiamo un incontro. Lei è una giovane e bellissima studentessa universitaria, ha vissuto a lungo a Maputo e parla fluentemente il portoghese.
Siamo seduti uno di fianco all’altra davanti al computer. In un file di testo ci siamo annotati come ci si presenta al telefono, cosa dire del progetto, che domande fare.
Buongiorno, siamo la compagnia teatrale di Jacopo Fo.
Veniamo in Mozambico per parlarvi di un progetto di “teatro sanitario”.
Siete interessati? Possiamo fissare un appuntamento?
Povera Johara, questi sono gli “appunti”. Le dico solo di stare tranquilla, di presentarsi con gentilezza, di spiegare bene chi siamo e cosa vogliamo.
Chiamiamo per primo il Teatro Avenida, a Maputo. In Mozambico!
“Bom dia, soi Johara…”, l’avventura è iniziata.
Non capisco una parola di quello che dice. Intuisco che Johara parla di teatro, di una compagnia, del progetto, vedo che si appunta cose.
Chiude la conversazione e mi racconta.
Poi una seconda, poi un’altra ancora… In poche ore – grazie anche al fatto che i nostri fusi orari combaciano e quindi il telefono non suona mai a vuoto! – abbiamo creato lo scheletro dell’agenda della prima missione in Mozambico.
Siamo raggianti: è la conferma che vi sono teatri, compagnie, artisti di strada, rappresentazioni, associazioni culturali, un vero e proprio patrimonio artistico sconosciuto in Occidente.
I nomi, i contatti, le persone, ci permettono di accedere a video, foto, blog e siti internet. Un sacco di materiale utilissimo.
Aggiorno il gruppo di lavoro di ogni più piccola novità.
Come quando si gioca con i Lego, questo progetto prende forma, un mattoncino alla volta.
Nel frattempo abbiamo anche la data per la partenza della prima missione. Devo chiudere l’agenda entro pochi giorni!
Un pezzetto alla volta… un mattoncino alla volta..