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RITI DI PASSAGGIO - La nascita

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RITI DI PASSAGGIO - I riti di iniziazione dei giovani

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I Macua –  RITI DI PASSAGGIO: La nascita

Rubrica a cura dell’antropologa Timi GASPARI

La vita umana in ogni società è scandita da riti di passaggio, ovvero quei riti in cui una persona abbandona il suo status sociale attuale e ne acquisisce uno nuovo. Nel matrimonio una persona si trasforma da single in sposato; nel battesimo un non-cristiano entra nella comunità dei cristiani; nelle cerimonie di laurea uno studente diventa dottore; attraverso il funerale l’individuo fa il suo ingresso nella comunità dei defunti; dopo il rito di iniziazione un bambino entra a far parte del mondo degli adulti.

Macua7ritratto -51In questi riti l’individuo abbandona il suo status precedente e apprende i nuovi valori, diritti e doveri connessi al nuovo status. Il rito agisce non soltanto sull’individuo ma sulla società tutta: infatti le società hanno bisogno di classificare i suoi membri, di sapere chi è chi e qual è il ruolo di ognuno nella società. Attraverso i riti la società toglie e aggiunge membri alle sue varie categorie di persone, e i riti sono quindi quel momento delicato in cui si va a toccare e alterare la struttura stessa della società, la quale è composta, appunto, dagli individui e dalle relazioni che li lega tra loro.

I riti di passaggio, tutti, hanno una struttura tripartita: in essi si può ritrovare una fase di separazione in cui l’individuo abbandona il suo precedente status, una fase liminare in cui, isolato dal resto della comunità, riceve nuovi saperi e in cui apprende i suoi nuovi diritti e doveri, a volte dovendo superare prove di forza e abilità, e infine una fase di reintegrazione, in cui l’individuo torna alla sua comunità trasformato, col suo nuovo status. Nei vari riti che esistono nel mondo, queste fasi possono avere un’estensione e un’importanza differenti: in alcuni la fase di separazione è talmente compressa da essere espressa semplicemente attraverso alcuni simboli, in altri riti invece è una fase di vari giorni o settimane. Si tratta in fondo della stessa struttura tripartita usata nei racconti e nelle favole, in cui un personaggio – il protagonista – deve abbandonare la vita che stava conducendo e affrontare prove di forza e difficoltà per vincere il suo avversario, e alla fine della storia esce da queste vicende trasformato (in eroe, o re, o sposato, ecc.).

Ecco il perché dell’importanza dei riti, non solo nelle società più “tradizionali” come quella Macua. Essi sono importanti non solo perché istruiscono i membri ai loro diritti e doveri e perché ordinano la società ristrutturandone le sue categorie di individui, ma anche perché durante il loro svolgimento si adoperano simboli che esprimono i valori fondamentali della società, e quindi forniscono elementi importanti per comprendere una determinata comunità: è un momento in cui la società si racconta a se stessa, e in cui può approfittarne per ricostruire e modificare la narrazione di se stessa (tutte le società sono dinamiche e cambiano, e i riti sono i momenti in cui questi cambiamenti possono essere sanciti collettivamente).

Passiamo ora a descrivere alcuni riti importanti per la società Macua.

ritratto

Per i Macua una nuova nascita concretizza la speranza che la vita continui, che si rafforzi il legame tra passato e futuro, ed è segnale che gli antenati continuano a fungere da intermediari tra la fonte della vita e la società. Con una nuova nascita tutta la comunità diventa più forte. Per questo motivo la sterilità è vista come una disgrazia, un castigo o una maledizione, come conseguenza della trasgressione di qualche legge, di comportamenti sbagliati o per azione di qualcuno che ci vuole male. Dato che le nuove nascite rafforzano il legame con gli antenati (ad esempio attraverso l’assegnazione del nome di un antenato al neonato, e questo neonato avrà in seguito alcune caratteristiche del suo defunto omonimo; ci sono molti piccoli eventi che indicano questo legame speciale tra neonato e antenato, ad esempio se un bambino riceve il nome che era del suo nonno, per scherzo la nonna ancora viva lo chiamerà affettuosamente “marito mio”, e quando il bambino crescerà e si fidanzerà lei scherzerà con la fidanzata dicendo che le ruba il marito e che è gelosa), queste saranno garanti di un maggior benessere. Quando una coppia risulta sterile, si eseguono delle indagini per cercare di scoprirne il motivo, si assumono rimedi tradizionali, si fanno sacrifici agli antenati e, quando niente funziona, si cerca di identificare un possibile colpevole (per esempio di aver scagliato una maledizione sulla coppia). Se non vi sono esiti favorevoli, la coppia può decidere di ricorrere all’aiuto di altre persone (il marito che mette incinta un’altra donna o un altro uomo che mette incinta la moglie), e il figlio che ne nascerà sarà riconosciuto in tutto e per tutto come figlio della coppia, e saranno rimossi tutti i legami col genitore biologico. La coppia, altrimenti, può scegliere di divorziare.

ritrattoDurante la gravidanza la donna è trattata come se fosse malata, perché quel che porta nel ventre è considerato delicato e fragile. Durante questo periodo la coppia deve continuare ad avere rapporti sessuali, perché si pensa che questi rafforzino il bambino e servano a completare la sua crescita. Si narra la seguente storiella: c’era una coppia sposata, lei resta incinta, e lui deve partire per lavorare in Sudafrica. Prima di partire le raccomanda di andare sempre in chiesa e comportarsi bene. Al suo ritorno il bambino è nato, e lui elogia il bambino, quanto è bello e forte, e lei “eh sì, tu te ne sei andato in Sudafrica e a me è toccato farlo da solo il bambino. Meno male che c’era il prete che mi ha aiutato a finirlo, il bambino, altrimenti mica sarebbe uscito così”.

La donna dimostra a tutti di essere incinta vestendosi e pettinandosi in maniera diversa, meno curata. Riceve anche una serie di insegnamenti da parte delle donne istruttrici del villaggio, coloro che normalmente conducono cerimonie e riti. Questa istruzione può avvenire in casa della regina o di una delle istruttrici, e sono insegnamenti sulla gravidanza, sul comportamento sessuale da mantenere col proprio marito, sull’igiene intima e su riti e prescrizioni che deve seguire.

Il parto è un momento di assoluta segregazione a cui solo le donne possono partecipare, normalmente le istruttrici/anziane del villaggio. Avviene in un luogo lontano da bambini e uomini, un luogo tranquillo. Se durante il parto si hanno complicazioni il marito deve adottare una serie di comportamenti (svuotare la casa, vestirsi male, mostrarsi triste) e la donna deve confessare alle anziane che assistono al parto tutti i suoi comportamenti sbagliati, i suoi tradimenti, può sfogarsi riguardo tutti i problemi che ha col marito, può insultarlo e ingiuriarlo, e deve confessare il nome del vero padre del bambino (nel caso che non sia del marito). Anche le anziane in questo momento possono unirsi e confessarsi anche loro. Tutto quel che viene detto in questo momento resta una confidenza assoluta e non sarà mai divulgato a nessuno che non fosse presente. Al parto seguono il taglio del cordone ombelicale, un primo bagno con acqua preparata in un modo particolare, il sotterramento della placenta e una serie di piccoli riti. Se nasce una bambina le donne fanno un grido di gioia molto prolungato, perché le femmine assicurano la discendenza e quindi la crescita della famiglia, mentre se nasce un bambino il grido sarà di minor durata. Il padre, udendo da lontano le grida di gioia, batterà i piedi per terra o spargerà dell’acqua.

bimboLa scelta del nome del bambino spetta a uno dei famigliari più prossimi: lo zio materno, il padre, i nonni o qualcuno di molto importante per la coppia. Il nome può ispirarsi a molte cose: un desiderio realizzatosi, un accadimento importante nella vita della famiglia, il nome di un antenato, qualsiasi cosa che abbia un significato speciale per la famiglia. I nomi per i Macua designano la natura della persona. Questo sarà il primo nome del nato, ma durante la sua vita ne riceverà altri, datigli dagli amici, o durante l’iniziazione, il matrimonio o quando eletto capo. Questa molteplicità di nomi indica la complessità della personalità di ognuno. Esempi di nomi: Felice, Silenzioso, Ascoltatore, Filho del padrone del grillo, Colui che espelle il fuoco, Colui con cui sto, Cuore di qualcuno, Colui che dorme, Forte, Nervoso, Colui che cammina male, Fate come vi pare.

A circa un anno di età avviene una piccola cerimonia per lo svezzamento del bambino, che consiste in un bagno purificatorio seguito da un pasto con tutti i membri della famiglia, amici e persone di rilievo del villaggio. Con questa piccola cerimonia il bambino si integra maggiormente nella comunità e si sancisce ulteriormente la sua entrata in vita, visto che ha superato il suo primo anno, il più critico.

I MACUA – RITI DI PASSAGGIO: I riti di iniziazione dei giovani

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