Ma dove sono?!?


















































































Interno Hotel Maputo
Doccia… wow, la doccia! Ho dormito, sorseggio caffè liofilizzato per sfruttare tutte le gratuità dell’albergo (lo facciamo tutti, confessate!). L’Hotel è di prim’ordine, pulito, c’è internet, la tv e una vasca da bagno vicino al letto.
Dalla finestra vedo palme e mare.
Ma dove diavolo sono?
E questo non è caffè!
Quando è suonata la sveglia per avvisarmi di preparami per la cena, ero già in piedi, avevo già fatto la doccia e mi ero già vestito. Sì, sono un po’ adrenalinico.
* * *
Scendo nella hall e inizio a guardarmi intorno.
Africa, Mozambico, Maputo, e sono tutti neri.
Non prendetela come un’affermazione razzista, non lo è, ma la prima cosa che ti fa realizzare a pieno dove sei è il fatto che l’unico bianco sei tu.
Gli inservienti dell’albergo mi sorridono di continuo, chiedo dei fiammiferi, me li porgono sorridendo, poi passo davanti a uno specchio e scopro che il primo con il sorriso stampato in faccia sono io.
Sono di nuovo in Africa, la Luna nel cielo è tutta storta, è rovesciata di pancia, in Italia non è mai così.

Baobab – particolare
Esco a respirare un po’ di Africa: palme ovunque e baobab. Sì, l’Africa è anche alberi di baobab. Tronchi enormi e rami corti. Una leggenda burkinabè racconta che un giorno il baobab face uno sgarro a uno spirito e questi si vendicò sradicandolo e ripiantandolo a testa in giù. Da quel giorno i baobab hanno assunto la loro tipica forma, con i rami che sembrano radici.
Un’altra leggenda racconta che il baobab fu uno dei primi alberi creati da Dio. Quando però vide la successiva pianta creata, una palma slanciata verso il cielo, il baobab cominciò a brontolare, perché voleva essere alto come lei. Dio ascoltò le sue lamentele e lo fece crescere; ma questi aveva appena raggiunto l’altezza della palma, quando vide la spettacolare fioritura della Flamboyant, e si lamentò che lui non aveva fiori. Dio provvide un’altra volta, e dotò anche lui di fiori. Ma non era ancora abbastanza: il baobab si mise infatti a piagnucolare che lui, a differenza del fico, non aveva frutti. Questo fu troppo pure per la pazienza del Creatore che, in un accesso d’ira, sradicò il baobab dalla terra e ce lo riscaraventò con la chioma in giù e le radici per aria.
Esco dall’albergo e sono in mezzo al traffico: auto, camion, bus, trattori, carretti, animali, pedoni, donne, bambini, venditori, tutti in strada nello stesso momento.
Sono uscito che era giorno, ho attraversato la strada ed era notte. Anche questa è l’Africa: il sole tramonta molto velocemente. Sarà perché siamo vicini all’equatore?