Il Mamãe Kit

















































































Ci sono molte donne con i loro bambini davanti al Centro di salute del villaggio di Pundanhar. Sorrido: è una buona notizia.
Detto anche Mamma Kit, secondo il mio modesto parere è una genialata. Si tratta di un kit composto da una bacinella per lavare il bambino, una capulana, il telo in cotone usato dalle mamme per tenere caldo il neonato e poi per trasportarlo legato alla schiena, due barre di sapone, due pannolini riutilizzabili.
Viene regalato alle donne in stato interessante che decidono di recarsi al Centro Sanitario per farsi assistere durante la gravidanza.
E qui devo aprire una parentesi. In Mozambico esistono due medicine: quella nostra, fatta di pastiglie e iniezioni, e quella loro tradizionale, gestita dai curanderi e basata su medicamenti naturali, riti, credenze religiose.
La convivenza, il dialogo, lo scambio, tra le due medicine è, sostanzialmente, la grande sfida del nostro progetto e di tutto il lavoro che Eni Foudation e Medici con l’Africa Cuamm stanno facendo qui in Mozambico.
Quando una persona sta male, qui nei villaggi, va dal curandero, in caso di gravidanza si va dalla matrona tradizionale. Sono queste due figure che dovrebbero indirizzare i pazienti verso il Centro di Salute del villaggio ed eventualmente l’ospedale di Palma e solo collaborando ciò sarà possibile.
Il Mamãe Kit serve ad attrarre le donne verso il Centro Sanitario con un dono che sarà utilissimo una volta nato il bambino. E intanto si fa il test per la malaria e altri controlli sullo stato di salute della futura mamma.
