Mario Pirovano

















































































Protagonista della giornata è stato sicuramente il nostro grande Mario Pirovano. Dopo un primo giorno di presentazioni e racconti della propria esperienza personale, oggi Mario ci ha portato in teatro, un teatro naturale immerso nella natura più incontaminata (come potete vedere dalle foto!), recitando solo per noi ben due monologhi di Dario Fo: “La fame dello Zanni” e “Il miracolo di Lazzaro”.
Il tutto in una lingua nuova, un misto di dialetti del nord Italia, portoghese, italiano, grammelot.
Giuro di aver sentito chiaramente almeno un paio di parole in dialetto veneto!!! Per due ore Mario ha parlato questo mix di lingue con una naturalezza da non credere e dalle domande poste dai ragazzi mozambicani è stato chiaro che stavano capendo e seguendo il filo del discorso.
Li ho visti ridere, sobbalzare sulla sedia quando Mario alzava il ritmo, alcuni seguivano i movimenti del corpo di Mario con la testa, in alcuni momenti sembrava una danza.
Potere del teatro, del corpo, della gestualità!
Magia pura.
Magia che aumenta quando Mario racconta la sua esperienza personale di attore. Ha solcato il primo palcoscenico come attore solista che aveva superato i 40 anni. Prima è stato assistente di Dario Fo e Franca Rame. Racconta di aver fatto di tutto: dal stirare i vestiti di scena al montaggio delle scenografie. Seguiva tutti gli spettacoli di Dario e Franca, li ascoltava, poi un giorno, davanti a un gruppo di bambini che stanno imprecando parlando di calcio, scopre di essere un attore!
Invece di redarguire i ragazzi per il linguaggio, Mario recita loro un testo di Dario su Gesù bambino. Una storia tratta dai Vangeli apocrifi, nei Vangeli ufficiali (quelli di Marco, Matteo e Luca) l’infanzia di Gesù non è raccontata.
Per “osmosi” Mario aveva assorbito il teatro di Dario e Franca e da quel giorno iniziò per lui una carriera di successo in Italia e nel mondo!
I ragazzi mozambicani sono sconvolti, il concetto di “osmosi” non è chiaro… 🙂
Chiedono a Mario se ha fatto corsi, scuole di teatro. Mario risponde di no, è solo passione e una naturale predisposizione alla gestualità.
Domani, chiude Mario, faremo proprio esercizi di movimento, mimica, comunicazione con il corpo.
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Pizzata e breve giro turistico a Gubbio.
Girando per le stradine di Gubbio, probabilmente la città medioevale più bella d’Italia, vedo Adelino senior guardarsi intorno stupito.
Gli chiedo a cosa stia pensando. “Guardo le case, sono tutte fatte di pietra!”
