Quarto giorno di tournée: Palma

















































































Oggi è una giornata particolare. Esclusi Felix e Arlete, tutti gli altri: Ana Bela, Safina, i due Adelino, Agostinho, sono tutti di Palma. E oggi recitiamo a Palma, a casa loro.
Temo il loro nervosismo, dico che la gente che verrà sarà lì per loro, non saranno nemici, non giudicheranno, saranno usciti di casa solo per godersi lo spettacolo di cui tanto si parla.
Oggi, in collaborazione con Eni, c’è stata anche una conferenza stampa. Adelino (Cuba) è anche intervenuto!
Li lascio mangiare mentre vado a preparare le scenografie. Dico a Felix di dare loro un po’ di “motivaçao” che non so neanche se in portoghese esiste. Ma Felix capisce.
Eh, stasera toni un po’ meno entusiastici, lo spettacolo è andato bene ma mancavano 1.000/1.500 persone del pubblico.
Pensavo che a Palma, il centro più grande della zona, ci sarebbero state 2.000 persone, invece 500, forse 600. Se ne sono accorti anche gli attori stessi, Adelino Cuba si è messo al microfono a chiamare la gente, Oliviero (all’impianto di amplificazione) ha sparato la musica ma quella piazza, la piazza centrale di Palma, volevamo riempirla e oggi non ci siamo riusciti.
Le 600 persone che c’erano però si sono divertite, hanno riso, nessuno se ne è andato.
Qui apro una parentesi. In queste zone del Mozambico, i villaggi del nord, il pubblico non applaude. Mi è stato detto da uno dei ragazzi, che qui non si usa applaudire, il segno di apprezzamento dello spettacolo è il fatto che nessuno se ne vada e che nessuno ci prenda a male parole. E finora non è successo!
Domani Olumbe, ultimo spettacolo.
L’eroina di oggi è Arlete. Lei è di Maputo, non parla swahili ma è un’attrice e in questi mesi, e anche in Italia, è stata un supporto fondamentale per le altre attrici, Ana Bela e Safina. Arlete è in scena nel ruolo dell’ostetrica e si è imparata a memoria le battute in swahili. Recita benissimo, sorride, è delicata, elegante, accompagna le due donne nel momento dell’ecografia e assiste il “vero” medico dello spettacolo. Usa poche parole ma le usa bene.
Ci vuole coraggio per mettersi così in gioco, ha tutto il mio rispetto.