Raccontiamo una storia d’amore!

















































































A sorpresa, alla lezione del mattino, spunta anche Mario Pirovano. Già da come si avvicinano è chiaro che si è passati all’assetto da guerra. D’ora in poi si fa sul serio!
E infatti Jacopo inizia tirando fuori da una borsa una serie di trucchi magici: la corda che rimane rigida, un album che sfogliato la prima volta ha i disegni a colori, sfogliato la seconda disegni in bianco e nero, la terza solo pagine bianche. Infine la classica e immancabile scatola magica che fa sparire e riappare il suo contenuto.
Che bello iniziare la giornata ridendo di stupore tutti assieme.
Poi tutti seduti e si parla di teatro. Unendo alcune delle storie tradizionali mozambicane raccontate dai ragazzi in questi giorni possiamo già elaborare una prima idea di spettacolo: una storia d’amore tra marito, moglie, amante di lui e amante di lei, un finto medico e un medico vero che alla fine capisce la situazione e la risolve.
Questo potrebbe essere il pezzo clou dello spettacolo, dopo potremmo aggiungere il monologo de “La fame dello Zanni” a cui i ragazzi si sono ormai affezionati e una brevissima storiella di coraggio su Arlecchino, un asino finto e un leone vero.
Per non rovinare la suspense non racconterò subito la trama della storia, diciamo solo che si parla di matrimoni combinati e amore vero, abbiamo previsto 5 canzoni, la presenza di un narratore che renderà più semplice seguire l’intreccio degli eventi, 3 fondali scenografici, costumi per gli attori, oggetti di scena e molte parti comiche.
Qualcosa di assolutamente nuovo per le comunità dei villaggi del nord del Mozambico, dove lo spettacolo andrà in scena 5 volte.
Gli attori dovranno comunicare con le parole ma anche con i gesti e i movimenti del corpo. D’ora in poi proveremo, proveremo e riproveremo ancora, ogni passaggio sarà definito nei minimi particolari, i protagonisti devono assorbire la storia, farla loro, conoscerla in ogni suo aspetto.
Proviamo un primo di giro di improvvisazioni, partendo dalla prima bozza della trama.
Adelino junior fa il marito, Ana Bela la moglie, Safina l’amica, Adelino senior il finto medico, Agostinho il narratore e il medico vero.
Tutti si stanno dimostrando talentuosi, ognuno ha la sua caratteristica peculiare ma Agostinho è proprio bravo, domina la scena e sa far ridere!
* * *
Pomeriggio: lezione di canto e impostazione della voce con Eleonora Dalbosco dell’Associazione I Minipolifonici.
Una pianola e via di scioglilingua, filastrocche italiane e mozambicane, canzoni tradizionali, il tutto controllando la propria voce e l’emissione del fiato.
Un attore che deve recitare uno spettacolo di 1 ora e mezza non può permettersi di finire il fiato dopo 45 minuti.
Contate fino a 10, a voce alta, per almeno 8 volte, uscirà la vostra “voce naturale”.
Per imparare a “controllare” la voce e risparmiare fiato fate invece questo giochino:
(Cantando)
1 – 2 – 1
1 – 2 – 3 – 2 – 1
1 – 2 – 3 – 4 – 3 – 2 – 1
1 – 2 – 3 – 4 – 5 – 4 – 3 – 2 – 1
E via così, tutto con una sola emissione di fiato, con la pratica gli attori arrivano a sempre più numeri e a un maggior controllo della voce.