Spettacolo Vitor Raposo e compagnia Tambo Tambulani Tambo

















































































Vitor ci accoglie con un grande sorriso! Siamo di nuovo nel centro culturale Tambo Tambulani Tambo di Pemba, magistralmente gestito da Vitor Raposo, attore, autore, regista, scenografo, factotum!
Scrive, suona, dirige, recita, Vitor è attivissimo, sta concludendo un lavoro per un progetto di teatro radiofonico e questa sera, ci racconta, suonerà in un ristorante con il suo gruppo. Ora ci ha mostrato due spettacoli: nel primo si parlava di un curandero e di un rito tradizionale per far cadere la pioggia, nel secondo invece la figura centrale è stata un poliziotto, un poliziotto che inventandosi una legge approfitta del pesce appena pescato da due donne.
Sono rimasto basito! Ad un certo punto il poliziotto si gira verso le due signore: “Non direte mica che sono corrotto?”. E loro in coro “Sììì!”.
Alcuni mozambicani che mi erano alle spalle e che assistevano con noi alla scena sono scoppiati a ridere! E io mi sono annotato sul quaderno che il poliziotto corrotto fa ridere…
Vitor recitava la parte dell’agente e la sua presenza scenica si è fatta sentire, vedere. E’ bravo, veramente bravo!
Anche Felix è d’accordo, conosceva Vitor di fama, non lo aveva mai incontrato, né visto recitare, ma è rimasto colpito anche lui.
Dopo le performance ci siamo seduti sotto un albero a parlare: Vitor ci racconta delle fiabe e del simbolismo degli animali. Se sentite parlare del leone è il potere, l’autorità. La scimmia è il furbo, l’approfittatore, l’opportunista. Il coniglio è quello che scopre gli inganni ma spesso casca comunque nei tranelli.
Se non lo avete ancora fatto, potete leggere due suoi pezzi teatrali nella parte del sito a lui dedicata: vi consigliamo in particolare gli Estratti scenici di commedia – Parte 1 e Parte 2.
Gli chiediamo cosa fa ridere nel teatro del Mozambico e lui risponde che sono comici gli strafalcioni in portoghese, i falsi medici tradizionali che inventano riti per guadagnare soldi, gli spocchiosi che si vantano e poi vestono male, parlano male.
Vitor è un grande conoscitore delle tradizioni mozambicane e uno straordinario oratore.
Sto cercando riferimenti con il nostro Arlecchino. Esiste, in molte culture teatrali, la figura del Trickster, il furbo, l’opportunista come dicevo prima, riconducibile, in un certo modo, anche al nostro Arlecchino, servitore di due padroni…
Se trovassimo un aggancio, un collegamento, un punto in comune tra l’Arlecchino, su cui Dario ha fatto studi approfonditi, e una figura teatrale qui del Mozambico potremmo già essere a cavallo…
E’ solo un’idea ma voglio percorrere anche questa strada…
