Terzo giorno di tournée: Quionga

















































































C’è tensione stamattina. Quionga è un villaggio dove la maggioranza della popolazione è di religione musulmana. Abbiamo lavorato molto per controllare che nulla dello spettacolo potesse in qualche modo offendere o mancare di rispetto a cristiani, musulmani, animisti, laici, ma solo la prova sul campo ci dirà se abbiamo valutato bene tutto.
Su molte cose ci siamo affidati al giudizio degli attori stessi, saranno stati giudiziosi nel giudicare?
800 spettatori! Forse anche 900!!! E risate, tante risate! E Adelino Cuba, tanto Adelino Cuba!!! Quando entra in scena in lui, travestito da falso medico, c’è sempre il boato di risate e da lì lo spettacolo cresce. Il personaggio di Mussa trascina gli altri attori, gesticola, fa le smorfie anche quando non è nella scena principale, anche quando non recita.
Oggi ho guardato soprattutto lui ed è stato uno spettacolo nello spettacolo.
Sono molto fiero di questi ragazzi, molto! Hanno perfezionato due momenti dello spettacolo inventati da loro. Entrambi nel finale, quando le due coppie sono in ospedale per l’ecografia, Mussa e Abdala, nella realtà Adelino Cuba e Agostinho, si scambiano alcune battute guardando le foto dell’ecografia. Adelino dice che il piccolo ha la testa grande come la sua. E il pubblico ride!
Altra improvvisazione è l’uscita di tutti i cartelloni sanitari contemporaneamente alla fine. Dopo un primo e un secondo giorno di “prove” hanno sistemato tempi e movimenti.
Bravi, bravi, bravi!
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Da buon rugbysta ho istituito il terzo tempo! Rientrati dopo lo spettacolo si beve una birra tutti assieme per festeggiare.
Domani giorno di riposo (per gli attori) e riposerà anche questo diario.
