Vitor Raposo

















































































Da oltre 30 anni sulla scena, lavorava con Manuela Soeiro quando nacque il Teatro Avenida di Maputo, poi è tornato nella sua Pemba per fondare il Centro di formazione sulle Arti sceniche e visuali “Tambo Tambulani Tambo”: è qui che Vitor Raposo tiene corsi di teatro e musica, concerti e spettacoli. Ogni anno, a luglio, organizza anche un grandissimo Festival dedicato al teatro e alle danze popolari a cui partecipano compagnie da tutto il mondo.
Il volto segnato dal tempo, magrolino ma sempre sorridente, energetico… sì ecco, Vitor è una persona “energetica”: ci racconta di aver recitato in Portogallo, ci mostra fiero gli spazi della sua associazione, il palcoscenico, l’ufficio con alcune maschere di scena, le casette dove alloggiano gli ospiti.
Gli raccontiamo di aver visitato il Teatro Avenida, di aver conosciuto il gruppo Machaka, Luarte, Alvim Cossa e infine lui. Ci guarda e ridendo risponde: “Avete visto tutto il teatro del Mozambico!”.
Ci porta a bere in un bar della zona, un bar che al centro ha un enorme baobab su cui si può salire e sedersi. E’ un baobar.
Dopo un po’ la scena è questa: Bruno parla in italiano a Vitor, gli chiediamo se capisce, lui fa cenno di sì. Risponde in portoghese e chiediamo a Bruno se è tutto chiaro, Bruno dice di sì. Si capivano benissimo.
E l’alcol, giuro, non c’entrava! E’ stata pura magia, si parlava di teatro, della cronica mancanza di fondi, di compagnie che spariscono.